Ortodonzia
Perché è importante avere i denti allineati
La correzione del cattivo allineamento dentale non ha solo uno scopo estetico, ma anche funzionale. Infatti permette di ristabilire la corretta masticazione, essenziale per una buona digestione; inoltre evita problemi posturali, dolori ai muscoli facciali, emicrania…
La malocclusione dentale (cioè quando le due arcate non si chiudono in maniera corretta) può favorire l’insorgenza della carie e di problematiche gengivali, in quanto i denti accavallati o posizionati in modo scorretto rendono più difficile la pulizia, facilitando l’accumulo dei batteri e dei residui di cibo, che alla lunga possono portare allo sviluppo della carie e gengivite/parodontite.
Quando bisogna agire?
L’aspetto estetico dei denti non è da sottovalutare perché ha delle conseguenze anche sociali sulla vita del bambino (e anche dell’adulto). Infatti spesso ci troviamo a trattare degli adulti che avrebbero voluto affrontare il percorso molto prima, in quanto vivono molto male il disagio creato dalla dentatura.
Per questo motivo è importante agire quanto prima (la prima visita ortodontica è indicata verso i 7 anni) e nei tempi corretti ed affidarsi a una figura specializzata chiamata Ortodontista.
Come faccio a scegliere l’apparecchio migliore?
Per riallineare i denti e correggere difetti mascellari è necessario usare gli apparecchi ortodontici. Possono essere usati anche in età adulta (utilizzando magari quelli invisibili), anche se sarebbe opportuno correggere i problemi di cattivo allineamento nel momento in cui si manifestano, perché alcuni dispositivi hanno maggiore efficacia se applicati quando si è più giovani.
Fortunatamente l’ortodonzia con il tempo si è evoluta e ha creato apparecchi e dispositivi ortodontici sempre meno visibili, creando pochi imbarazzi, fino ad arrivare ai più innovativi apparecchi invisibili trasparenti, chiamati allineatori invisibili.
La scelta sul modello e la tecnica più idonea spetta ovviamente all’ortodontista che la effettua, dopo una visita e una diagnosi, pensando alla problematiche ed esigenze del paziente.
Presso lo studio dentistico Petrillo , l’ ortodontista specialista è la dottoressa Teresa Vallelonga che potrà proporti la soluzione più corretta e soprattutto efficace, grazie anche alla sua ventennale esperienza e alla risoluzione di più di 1500 casi.
Come funziona la visita?
La visita incomincia con un’attenta analisi, anche attraverso l’uso delle radiografie. L’ortodontista potrà così valutare i rapporti interdentali, la chiusura, l’estetica e la presenza di denti che ancora non sono emersi.
La diagnosi richiede invece l’esecuzione di foto dettagliate, radiografie panoramiche e latero-laterali e la scansione delle arcate con scanner ottico intraorale.
Completata la visita e la raccolta dei dati l’ortodontista provvederà allo studio del caso e alla successiva definizione della terapia.
La fase di progettazione di un apparecchio ortodontico richiede che l’ortodontista esegua molti calcoli per determinare sia lo spostamento ottenibile, sia la velocità con cui cercare di ottenere il risultato ottimale. Solo dopo questa prima fase e dopo aver spiegato al paziente i dettagli anche dal punto di vista dei costi e dei tempi, si passa all’applicazione dell’apparecchio.
Quali trattamenti ortodontici vengono eseguiti?
Questi sono i principali tipi di trattamento ortodontico utilizzati presso lo Studio dentistico Petrillo:
- Ortodonzia convenzionale fissa con bracket in metallo
- Ortodonzia convenzionale fissa con bracket trasparenti in ceramica
- Ortodonzia con allineatori invisibili
- Ortodonzia Mobile e funzionale intercettiva
Cos’è la contenzione?
Alla fine del trattamento ortodontico può essere necessario applicare un dispositivo, fisso o mobile, chiamato “contenzione”, che serve a fissare i risultati raggiunti e a evitare che i denti possano ritornare nella posizione precedente. Questa fase va considerata una parte integrante del trattamento stesso.
Infatti, molti dei casi che trattiamo negli adulti sono dovuti a delle recidive, ossia al fatto che nel tempo, senza la corretta contenzione, i denti spesso cercano di raggiungere nuovamente la loro posizione iniziale.
La contenzione può essere fissa, chiamata splintaggio, che si attacca in modo semplice e non invasivo dietro i denti anteriori oppure può essere mobile con un byte di contenzione, da portare durante la notte.